Aggiornamenti Covid 19 dalla Bolivia -25 maggio 2020

[25/5/2020]

E’ allarme in Bolivia per l’aumento della disoccupazione e per tutelare la vita e la dignità dei più poveri.
L’ economia del paese è in ginocchio e la disoccupazione e deficit fiscale stanno mettendo a rischio tutta la popolazione boliviana. Non è possibile stimare per quanto tempo dovranno restare in vigore le regole di prevenzione sanitaria e la chiusura e questo ovviamente avrà un effetto devastante sull'economia. La scarsità di investimenti nella sanità e nell’istruzione, settori ormai trascurati da decenni, sta portando il paese al collasso.  
Inoltre l'emergenza sanitaria è anche aggravata dalla situazione politica. Il Paese vive infatti una delicata transizione, prolungata dal diffondersi del coronavirus, sempre in attesa delle nuove elezioni dopo l’annullamento di quelle dello scorso autunno e la caduta di Evo Morales. il governo attuale, presieduto da Jeanine Áñez, dovrebbe essere un Esecutivo di transizione, invece sta approfittando della situazione per  collocare la propria gente nelle istituzioni pubbliche.
La situazione in Bolivia sta diventando così sempre più difficile per le famiglie poiché la maggior parte dei comuni  ha deciso di continuare con misure rigorose e si dichiarano in "isolamento", dove non è ancora aperto  niente e non può circolare ancora nessuno. Ciò è stato fatto a Tarata e Vacas, dove esiste già 1 caso.
A Vacas, essendo lontano dalla città, non arrivano molte informazioni sulla situazione della pandemia ed è proprio qui che si sta patendo maggiormente la mancanza di cibo. Stiamo preparando quindi una nuova campagna per aiutare 100 famiglie più vulnerabili che vivono nelle remote comunità di Vacas, Arbieto e Tarata.
Nel paese sono molte le mobilitazioni che richiedono la fine alla quarantena e le dimissioni del presidente Jeanine Áñez e del ministro Arturo Murillo. Il governo ha dichiarato che nelle comunità in cui è davvero impossibile accedere a Internet, verrà consegnato materiale gratuito in modo che tutti i bambini e gli adolescenti possano seguire  le lezioni guardando o ascoltando i loro insegnanti in televisione o radio.
Ma gli insegnanti ritengono che sia prioritario lavorare di più con questi due mezzi di comunicazione per aiutare le aree rurali maggiormente discriminate, perché temono che qui i 200 giorni di anno scolastico non verranno mai recuperati. Nel frattempo in diverse regioni le associazioni dei genitori degli studenti stanno lavorando su proposte per chiedere una legge che garantisca la connessione gratuita a Internet in tutte le zone. 

A Cochabamba ci sono 14 casi confermati. Nel paese i casi sono 3.826.